Dell’enorme volume di farmaci che circola e che viene distribuito nel mondo, il 35% è termosensibile. Dall’origine fino all’utilizzo, i medicinali e i prodotti devono essere conservati a freddo, a una temperatura stabile per non comprometterne l’integrità. Per valutare, infatti, la sicurezza di un prodotto farmaceutico e garantirne la shelf life occorre poterne controllare la temperatura in tutte le fasi di trasporto.

Dai siti produttivi dei principi attivi e dal processo di produzione e di fabbricazione del farmaco, dotato di una vita media, fino ai luoghi di deposito e all’affidamento dello stesso agli spedizionieri e a tutti gli attori della catena distributiva, la filiera richiede l’applicazione di una serie di precauzioni necessarie a garantire la qualità e l’integrità del prodotto. Il momento critico del trasporto e la gestione del ciclo di distribuzione sono fasi determinanti, che richiedono controlli e supervisioni, al fine di assicurare la validità e la conservazione, nel modo più corretto, dei principi attivi e delle proprietà farmacologiche.

La catena del freddo, fra tutti i soggetti che operano lungo la Supply Chain di questi prodotti, ha la necessità di dimostrare la propria conformità. Qual è, dunque, la soluzione?

Cold Chain: una gestione sempre più digitale

pubblicato sulla rivista Notiziario Chimico Farmaceutico edita da Tecniche Nuove.